Per comprendere quale sia stato il processo di apprendimento delle regole prospettiche può essere utile fare un breve excursus storico. La suggestione di 2 immagini può aiutare nel tracciare un parallelo tra storia e attualità. La prospettiva trova la codificazione scientifico-geometrica agli albori del rinascimento. I primi tentativi di restituzione prospettica cosciente, con le fughe convergenti su punti appartenenti tutti ad una stessa retta o piano, li troviamo già a Roma e molto tempo dopo, nel XIII secolo, a Siena. Possiamo comprendere meglio il processo storico di apprendimento del visivo associandolo a quello che tutti noi percorriamo dall'infanzia alla maturità. Le nostre suggestioni visive sono sempre tridimensionali ma il processo mentale di trasferimento geometrico-grafico elabora decodifiche sempre più complesse proporzionalmente con l'esperienza. Ma un conto è la percezione dei fatti un conto è la descrizione scientifica degli stessi. Perciò, nel passato pur non riuscendo a trovare quale legge regolasse la riduzione delle cose con la distanza, avevano già percepito i fondamenti percettivi della terza dimensione.